Lo stesso argomento in dettaglio: Calcio nel mondo. Otto squadre (tra cui i padroni di casa e, se qualificati, i campioni del mondo) vengono poste come teste di serie, con una formula basata su urne in cui vengono suddivise le squadre restanti in base al Ranking FIFA e alle prestazioni nelle edizioni precedenti. Oltre all’ambito prettamente calcistico, il J-Museum si è presto aperto anche verso altri aspetti artistici, come l’organizzazione di cicli d’incontri con personalità del mondo della cultura, dello spettacolo e dello sport, o l’allestimento di mostre d’arte temporanee all’interno dei suoi spazi. Inizialmente (solo nel 1948) le maglie non sono più biancocelesti ma rossoblù; anche il campo è cambiato, e le partite interne vengono disputate sul campo «Cardi e Biondani», maglia da calcio piu bella del mondo bonificato con l’aiuto e la partecipazione di decine di appassionati. Solo il dogmatismo, la forza del partito, la granitica, canina fede nell’idea riescono a far superare lo smarrimento e il partito, pur con numerose defezioni, si adegua alla nuova linea. Le accese polemiche e le varie dietrologie che seguirono (in ogni bar si ipotizzò una partita pilotata) vennero placate solo dalla vittoria della sesta Coppa Italia. Nel 2004 viene convocato in nazionale per la Coppa America, che si conclude con una vittoria della Seleção in finale contro l’Argentina, partita in cui Diego segnò uno dei tiri di rigore conclusivi.
A 18 anni partecipa alla CONCACAF Gold Cup 2003 con la selezione Under-23; la manifestazione, riservata alle nazionali maggiori del Nord e Centro America, vide la partecipazione su invito della nazionale olimpica del Brasile, la quale, nonostante la notevole differenza di età e di esperienza nei confronti delle avversarie, riesce ad arrivare in finale, persa poi contro il Messico di Pavel Pardo. Tre anni dopo la prima esperienza partecipa nuovamente alla Coppa America, mentre nel 2008 prende parte ai Giochi olimpici svoltisi a Pechino come fuoriquota. Il 30 maggio, nella finale di Coppa di Germania, servì l’assist decisivo a Mesut Özil per il gol vittoria dell’1-0 ai danni del Bayer Leverkusen, aggiudicandosi, dopo la Coppa di Lega tedesca del 2006, il trofeo più importante nella sua esperienza tedesca e portando il Werder in Europa League. Esordisce nel campionato italiano il 23 agosto, nell’incontro Juventus-Chievo, fornendo a Iaquinta l’assist (da calcio di punizione) per la rete che decide la partita. Il 5 febbraio 2011 è protagonista di un episodio curioso: nella partita contro l’Hannover 96 Diego insiste per calciare un rigore e lo «ruba» al compagno Patrick Helmes, colpendo però la traversa, quando la partita vedeva il Wolfsburg in svantaggio per 1-0. Questo episodio ha segnato poi la sconfitta finale ed una multa di 100.000 euro al giocatore brasiliano, nonché l’esclusione dalla partita successiva.
Al Porto non riuscì ad esprimersi a buoni livelli; così non venne convocato ai Mondiali di calcio 2006. In seguito alle buone performance e forte dei titoli ottenuti con il Werder Brema, Diego fu chiamato nuovamente dalla nazionale brasiliana nel mese di novembre per una partita amichevole con la Svizzera. In occasione del ritiro pre-partita contro l’Hoffenheim, Diego si allontanò improvvisamente dall’allenamento, rendendosi indisponibile per il match, e scatenando le ire dell’allenatore Felix Magath, che annunciò che Diego non sarebbe più partito titolare e in seguito sarebbe stato messo fuori rosa. Con l’arrivo dell’allenatore olandese Co Adriaanse nel 2005, la situazione per Diego non migliorò, cosicché il giocatore decise di trovare un’altra squadra. Nella fase a gironi di Champions, il Werder Brema perse 2-1 col Real Madrid, tuttavia la performance di Diego destò l’interesse dell’allenatore madrileno Bernd Schuster. Diego segna due gol nella competizione, nelle partite contro l’Honduras (girone di qualificazione) e contro gli Stati Uniti (semifinale). Il 1º aprile 2014, con un tiro da fuori area all’incrocio dei pali, porta momentaneamente in vantaggio la sua squadra contro il Barcellona, nel quarto di finale di andata di Champions League, poi superato. In Champions League il Werder Brema terminò al terzo posto nel gruppo A delle fasi eliminatorie, passando quindi in Coppa UEFA dove raggiunse la semifinale battendo l’AZ Alkmaar nel quarti di finale, grazie al gioco creativo di Diego.
È stato fondamentale per il Werder nelle fasi eliminatorie della Champions League e nel ritorno del 3º turno dei preliminari la squadra batté la Dinamo Zagabria con due gol del fantasista brasiliano. È nato a Ribeirão Preto, nello stato brasiliano di San Paolo. Nello stesso anno vinse il campionato brasiliano rendendosi protagonista di ottime prestazioni, in particolare in coppia con Robinho. Retrocesso nel Campionato Dilettanti. Nel luglio 2004 passò al Porto, dove non venne impiegato con continuità e finì spesso in tribuna, non riuscendo a giocare ai livelli su cui si era espresso in Brasile. 7-9-2003 Barranquilla Colombia 1 – 2 Brasile Qual. 18-10-2007 Rio de Janeiro Brasile 5 – 0 Ecuador Qual. 10-9-2008 Rio de Janeiro Brasile 0 – 0 Bolivia Qual. 8-9-2008 Santiago del Cile Cile 0 – 3 Brasile Qual. 15-6-2008 Asunción Paraguay 2 – 0 Brasile Qual. Il Brasile è notoriamente un paese di grandi stelle del calcio. Dopo 12 anni, torna in Brasile per giocare con il Flamengo. Nella stagione 2008-2009 il Werder, non qualificatosi per le fasi a eliminazione diretta in Champions, raggiunge la finale di Coppa UEFA e Diego si rese protagonista realizzando reti al Milan, al Saint-Étienne, all’Udinese e all’Amburgo.