La nazionale di calcio dell’Albania (in albanese Kombëtarja Shqiptare e Futbollit) è la rappresentativa maschile di calcio della Federata Shqiptare e Futbollit, il cui nome ufficiale è nazionale A, che rappresenta l’Albania nelle varie competizioni ufficiali o amichevoli riservate a squadre nazionali. In conclusione, c’è un chiaro interesse nazionale per l’Italia, c’è un chiaro interesse nazionale per l’Europa: la stabilità, lo sviluppo e la democrazia in Libia e in tutto il Mediterraneo. Il 10 settembre 2008, allo Stadio Letzigrund di Zurigo, la nazionale lussemburghese batté sorprendentemente per 2-1 la Svizzera. Usalo rannicchiato sul divano a guardare la tua squadra preferita o portalo su un portellone o uno stadio per un calore extra. Molte famiglie ci hanno più volte ringraziato per quell’attenzione che sappiamo donare, con serenità e professionalità, alle persone che ci circondano. Siamo cresciuti professionalmente utilizzando in forma educativa e formativa i “social”, ideando attività volte a un’inclusione concreta e reale. Rappresentano una valida alternativa per sponsorizzare qualsiasi attività commerciale. Sarebbe anche opportuna una maggiore attenzione da parte dei prefetti di Agrigento e di Palermo, che hanno l’autorità per fare svolgere quelle indagini che riterranno opportune ed eventualmente per agire nei confronti di quelle amministrazioni locali che utilizzano questi sistemi solo per colpire le tasche dei cittadini anziché per garantire la sicurezza.
Per cui facciamo attenzione ai prodotti che utilizziamo, per evitare di danneggiare organi che, tutto sommato, sono molto delicati. Che sono in tutto dodici. Tutti gli articoli sono scritti in forma integrata dai ragazzi della Calicanto. Qui il discorso generazionale è teso non alla rivalità ma alla solidarietà ed empatia tra gli sfruttati di qualunque fascia anagrafica. I ragazzi in età scolare, giovani destinatari delle attività dell’associazione, sono la fascia che è stata forse più duramente colpita, dal punto di vista sociale, dalla pandemia e dalle necessarie misure di contenimento. In occasione del compleanno della Calicanto, dal 1 dicembre al 16 dicembre le pagine social dell’Associazione hanno ospitato ogni giorno i contributi di due persone che hanno condiviso un tratto della loro strada con la Calicanto. Ogni dettaglio, dal logo ufficiale ai colori della bandiera, rappresenta la tradizione e la passione del calcio italiano, facendoti sentire parte di qualcosa di grande. Da molti anni osserviamo il lavoro della Calicanto e durante questa gita abbiamo potuto toccare con mano l’impegno, la professionalità e la passione degli educatori e dei ragazzi.
In vent’anni siamo riusciti a crescere continuamente senza fermarci mai nemmeno durante il periodo pandemico che ci ha costretto a cambiare rotta improvvisamente. Il diciassette dicembre 2021, come ben sapete, l’Associazione Calicanto compie vent’anni. 17 dicembre con una lettera della fondatrice e attuale presidente dell’Associazione. Poi le attenzioni saranno rivolte a Pordenone dove il presidente Mauro Lovisa potrebbe convincersi a lasciare partire Bruno Tedino, candidato attualmente in pole position per la panchina biancoscudata dopo il divorzio da Pillon. “Gianluca ci ha fatto annusare e toccare la terra del prato” spiega Carlo “abbiamo guardato lo strato del sottobosco e poi ci ha fatto raccogliere tronchi secchi per il nostro orto”. A loro il nostro più sentito ringraziamento. Sento però il dovere di ricordare che tutto è iniziato venticinque anni fa presso un Liceo di Trieste dove insegnavo e, ripensando al momento in cui solcai la porta d’entrata nel mio primo giorno di servizio, emozionata e felice di per poter insegnare nell’area psicomotoria, non avrei mai pensato che la mia vita e quella di tanti sarebbero cambiate così splendidamente e radicalmente.
Vent’anni sembrano molti ma, nello stesso tempo, sono anche molto pochi rispetto a tutto il servizio sportivo, musicale e lavorativo che siamo riusciti a costruire a favore di tutti quei giovani che hanno creduto nell’Associazione Calicanto e nelle attività integrate, sicuri che li avrebbero aiutati a crescere e a scegliere liberamente la strada nella loro vita. Vent’anni di attività, vent’anni di successi, vent’anni di fatica, vent’anni di divertimento ed amicizia. L’atmosfera che abbiamo assaporato riesce a favorire appieno la creazione di legami di amicizia e condivisione. Condividere i momenti di gioco e fatica cementa i legami. Venticinque anni fa non potevo immaginare che il modello e la metodologia “dello sport integrato” sarebbero diventati patrimonio culturale nel processo d’integrazione e d’inclusione delle persone fragili, sia in ambito scolastico che sportivo/associativo. Lo spirito di condivisione, unione e complicità pervade l’intero gruppo, che ci siano persone che da molti anni ne fanno parte o che siano appena arrivate.